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Gentiloni: non saremo benevoli sui ritardi Pnrr

Il Sole 24 Ore

Gentiloni: non saremo benevoli sui ritardi Pnrr

Possibili modifiche motivate Fitto: «Consapevole della delicatezza della mia delega»

Giorgio Santilli

Paolo Gentiloni dà al nuovo governo la griglia entro la quale potrà muoversi per l’attuazione del Pnrr: no a modifiche strategiche, sì ad aggiustamenti motivati (in particolare quelli determinati dall’inflazione), no a ritardi non motivati o generalizzati. Il commissario Ue agli Affari economici ha parlato alla festa del Foglio, ringraziando anzitutto Mario Draghi per la battaglia giocata e vinta sul price cap. Sul nuovo governo, Gentiloni ha detto che «lo vedremo alla prova, ma non mi pare abbia fatto dichiarazioni anti europee o euro scettiche».

Le parole più utili di Gentiloni sono quelle sul Pnrr. «Cambiare le priorità del Pnrr sarebbe un errore e non è consentito dalla legislazione europea», è il primo paletto che vuole scoraggiare chi con una certa leggerezza pensa di dare l’assalto al Piano.

Ma poi arriva un’apertura là dove Gentiloni ricorda che, in base al regolamento Ue, si possono fare «alcune modifiche se motivate da circostanze particolari». E aggiunge che le motivazioni non mancano, citando, niente affatto a caso, l’inflazione come esempio. Il Pnrr ha molto sofferto degli aumenti di costi di materiali ed energia, soprattutto nelle opere infrastrutturali, e nonostante il pronto intervento del governo Draghi con 10,5 miliardi che hanno evitato il deragliamento, situazioni di difficoltà saranno ancora possibili. 

«Questo lavoro di aggiustamento – ha detto Gentiloni – si sta facendo da mesi anche con l’Italia. Un aggiustamento non è un tabù a condizione di vedere come risolvere una questione che ha cause molto chiare».

Su un punto, però, Gentiloni è stato molto duro: il rispetto dei tempi. «Su questa sfida – ha detto – bisogna andare a testa bassa, perché altrimenti il rischio è dei ritardi. E noi non saremo benevoli con i ritardi».

L’interlocutore di Gentiloni sarà Raffaele Fitto che avrà un ruolo centrale con gli Affari europei e una delega – tutta da vedere – sul Pnrr. 

«Sono pienamente consapevole della difficoltà e della delicatezza della delega che mi è stata attribuita e mi metterò immediatamente al lavoro nell’esclusivo interesse del Paese», ha detto dopo il giuramento ad Affaritaliani.it. Quanto al rapporto con l’Europa «il nostro approccio – ha detto Fitto – è e sarà propositivo. Porteremo rispetto e vogliamo essere rispettati».

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