Gli operatori del turismo contro l’ipotesi di riapertura

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Gli operatori del turismo contro l’ipotesi di riapertura

Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

Gli operatori del turismo contro l’ipotesi di riapertura

FOLLONICA. La riapertura dell’inceneritore di Scarlino non può andare d’accordo con uno sviluppo ecosostenibile del territorio.Lo precisa l’associazione Booking Follonica che raccoglie numerosi operatori turistici del settore. «È una lotta che speravamo fosse finalmente chiusa per il bene di tutti gli abitanti di questo territorio – conferma Maria Chiara Pierini, presidente di Booking Follonica – ricominciare a parlare di inceneritore nella piana di Scarlino non era quello che ci aspettavamo dal momento che le ultime sentenze del Consiglio di Stato hanno già decretato la fine certa di quel maledetto impianto. Al contrario speravamo di poter vedere la nostra terra riposare, disintossicarsi dai veleni lasciati nel passato da mani pesanti e carenti di rispetto; speravamo si aprisse finalmente una nuova fase di sviluppo basato su un’economia diversa, eco-sostenibile che ci permettesse di valorizzare le nostre indiscutibili bellezze e far convivere le varie realtà economiche che nel frattempo si sono concretizzate. A sostenerci in questa speranza la posizione della Regione Toscana in merito al turismo e all’importanza della qualità ambientale per l’immagine delle nostre località, uno dei sette capisaldi della politica regionale su cui verranno investiti notevoli capitali pubblici».L’associazione spera che la politica regionale tenga lontano dal territorio un impianto considerato fortemente impattante. «Siamo convinti di aver già dato, anzi – continua Pierini – siamo decisi a fare parte di quella visione che inneggia alla tutela dell’ambiente come motore essenziale per la promozione turistica così come vale per il Chianti, la Versilia, la Maremma di Capalbio e l’Argentario. Noi non vogliamo essere la pattumiera di nessuno perché anche noi siamo la Maremma: per questo ci dichiariamo totalmente contrari a una riapertura dell’inceneritore, sia esso il solito ferro vecchio o magari nuovo di zecca, sia esso di Scarlino Energia, di Iren, di Unieco Holding Ambiente, Siena Ambiente o Sei Toscana. La nostra posizione è chiara: no all’inceneritore a Scarlino».

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