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Rimateria, i soci rinviano la decisione di una settimana

Il Tirreno, Cronaca di Piombino-Elba

Rimateria, i soci rinviano la decisione di una settimana

PIOMBINO. L’unica decisione è di aggiornare la convocazione. Il consiglio di amministrazione Rimateria tornerà a riunirsi la prossima settimana. È servita mezzora ai rappresentanti dei soci per prendere atto il 19 febbraio che serve un approfondimento. Si rivedranno il 25 o 26 febbraio. E nel caso della prima data troveranno all’ingresso dell’azienda i dipendenti in sciopero. La giornata di stop arriva in scia allo stato di agitazione indetto dal 4 febbraio dalle segreterie sindacali, Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti Toscana e Fiadel, a seguito della sospensione della richiesta di autorizzazione integrata ambientale per il rialzo del Cono rovescio e la riprofilatura e rialzo della discarica ex Lucchini decisa dalla conferenza dei servizi regionale. Al di là della scadenza del 5 marzo per la presentazione del piano di concordato in continuità, che dovrà passare all’esame dei creditori e al vaglio dei giudici per l’omologa. E anche al netto del documento con le prescrizioni tecniche degli uffici della Regione Toscana che rendono provvisorio il parere del 4 febbraio, quello che ha sospeso la richiesta di autorizzazione integrata ambientale per i nuovi volumi di discarica, i soci privati Iren Ambiente e Navarra devono definire la disponibilità a una nuova iniezione di liquidità. Capitali che sono indispensabili per scongiurare la messa in liquidazione dell’azienda e ciò che ne conseguirebbe. Orientativamente la stima è di un fabbisogno di 4 milioni di euro. Servirebbero a pagare gli adeguamenti impiantistici per la messa a norma della discarica, mentre i flussi di cassa generati dai conferimenti dei rifiuti nel Cono rovescio permetterebbero di rientrare dai debiti e far fronte alla gestione corrente. Alla fine dell’anno ci sarebbero anche le condizioni per il venir meno della sospensione della autorizzazione integrata ambientale disposta dagli uffici regionali per il rialzo del Cono rovescio e la riprofilatura e rialzo della discarica ex Lucchini. A una proposta per provare a tenere insieme bonifiche, affari e occupazione, stanno lavorando Regione e Comune di Piombino. «Un patto che comprenda ambiente e lavoro», da presentare in tempi brevi ai soci lo ha definito l’assessora regionale all’Ambiente, Monia Monni, arrivata il 19 febbraio a Piombino per vedere da vicino insieme con il sindaco Francesco Ferrari l’area del Sin e affrontare il tema della discarica di Rimateria, alla luce degli incontri fatti sia con le organizzazioni sindacali che con Iren. Da settimane c’è un confronto aperto tra l’amministrazione comunale di Piombino e i rappresentanti di uno dei soci privati: il colosso Iren Ambiente, che ha acquisito il controllo di Unirecuperi Srl. Tra i termini della trattativa, anticipata dal Tirreno, nuovi volumi da coltivare in una quantità compresa tra gli 800mila e 1,2 milioni di metri cubi. Oltre alla disponibilità alla bonifica della discarica abusiva LI53, con le sue 300mila tonnellate di rifiuti siderurgici a cielo aperto, il mantenimento del posto per i 44 addetti, e la messa a servizio degli impianti per la bonifica del Sin di Piombino.

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