IL MISTERO DEL PIANO RIFIUTI

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IL MISTERO DEL PIANO RIFIUTI

Il Tirreno, Lettere&Commenti

IL MISTERO DEL PIANO RIFIUTI

ELISA MONTEMAGNI*

La Toscana aspetta un nuovo piano rifiuti da almeno cinque anni, cioè da quando l’ideologia ha cancellato il buon senso. Nessuno infatti deve dimenticare che nella scorsa legislatura è stata azzerata dal piano, l’ipotesi di un impianto per il recupero energetico di rifiuti nell’Ato Toscana Centro – Case Passerini per intenderci – con la giustificazione, caduta poi nel nulla, di sostituirlo con una bioraffineria, che sarebbe dovuta sorgere a Stagno nel Livornese, di proprietà di Eni, cioè di un privato. Dopo mesi di annunci, si scopre che la bioraffineria è una mera illusione e che quindi tutta la strategia innovativa regionale in materia era solo una “chiacchiera” da bar. Sono almeno tre anni che sono stati istituiti dei tavoli di lavoro con i distretti, ma a oggi non sembra sia uscita un’idea concreta per garantire lo smaltimento in prossimità ed a costi auspicabilmente sostenibili. L’inevitabile conseguenza di tutto ciò, è che i cittadini toscani pagano tariffe alte, ultimamente pure aumentate significativamente, perché i nostri rifiuti vengono smaltiti in discarica o addirittura fuori regione, con evidente aggravio in termini di costi, ma anche di inquinamento, basti pensare all’impatto sull’ambiente per lo spostamento dei camion che trasportano i rifiuti. Non c’è peggior male in politica di quando si naviga a vista. Da parte nostra, quindi, continueremo a sostenere, sulla base delle indicazioni che ci vengono dalle nuove direttive europee in materia di rifiuti, almeno per quelli urbani, l’obiettivo di recupero al 65%, di smaltimento in discarica sotto al 10% e di recupero energetico di almeno il 25%. Ciò significherebbe portare a recupero energetico circa 200mila tonnellate in ogni ambito. Aspettiamo, dunque, fiduciosi che la questione venga trattata nel luogo più consono, ovvero in aula. Solo allora, a prescindere dalle sortite giornalistiche, si avrà un quadro chiaro e ufficiale di quelli che saranno gli intendimenti sulla delicata materia da parte della nuova giunta. Per il momento, ci asteniamo dunque dal giudicare quello che accadrà, ma se quanto esposto non ci soddisferà, allora saremo inflessibili e pronti a battagliare su un argomento così rilevante per i toscani. 

*capogruppo Lega consiglio regionale membro commissione Ambiente

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