«Inceneritore, da Biondi parole inopportune»

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«Inceneritore, da Biondi parole inopportune»

La Nazione, Cronaca di Grosseto

Intervento dei consiglieri Scapin (Gavorrano), Mastrini e Stella (Scarlino) e Calossi (Follonica)

«Inceneritore, da Biondi parole inopportune»

Si dicono preoccupati per le parole pronunciate dal sindaco di Gavorrano Andrea Biondi in merito all’inceneritore. I consiglieri comunali Patrizia Scapin (Movimento Gavorrano Bene Comune), Roberto Maestrini (Pensiamo Scarlino), Marcello Stella (Scarlino Insieme) e Enrico Calossi (Follonica a Sinistra) in un comunicato congiunto bollano come «inopportune e personali» le dichiarazioni del sindaco Biondi. «Il territorio – dicono – ritiene che gli impianti di incenerimento di qualsiasi natura siano incompatibili con la vocazione economica del territorio e con le attività industriali della piana di Scarlino». «Da sempre – proseguono – abbiamo chiesto di iniziare la bonifica del sito per facilitare nuovi sviluppi non legati all’incenerimento ma a nuovi modelli virtuosi per il recupero dei rifiuti. Con ciò non vogliamo pensare a un futuro senza industria: pensiamo che oltre alla tutela del comparto chimico della Piana, occorra garantire anche una ricollocazione dei dipendenti dell’inceneritore» nel «rispetto della salute dei cittadini e dell’ambiente». «Non pensiamo – si legge – che la monocultura turistica possa essere l’unico nostro futuro economico. Industria, agricoltura, turismo ma anche una efficiente rete di servizi pubblici e privati, devono coesistere. La pandemia ha dimostrato come la diversità economica renda i territori più forti e meglio adatti ad affrontare crisi inaspettate». I consiglieri si dicono «convinti che grazie ad una raccolta differenziata spinta e al riciclaggio e trattamento dei rifiuti non ci sia bisogno di incenerimento» e ribadiscono la contrarietà all’inceneritore. «Ci preoccupa – concludono – la posizione del sindaco Andrea Biondi e auspichiamo che i sindaci del comprensorio, di concerto con la Regione, definiscano le strategie di sviluppo dell’area industriale del Casone in un’ottica complessiva e con una prospettiva futura a medio e lungo termine, sviluppando un tavolo di lavoro per discutere dell’area industriale più importante della provincia».

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