Inceneritore, la svolta «Società inadeguata»

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Inceneritore, la svolta «Società inadeguata»

La Nazione, Cronaca di Grosseto

Inceneritore, la svolta «Società inadeguata»

Termine (Pd) si smarca «Niente contraddizioni e sì al manifatturiero Ma l’ambiente è sacro»

SCARLINO «Sulla questione dell’inceneritore di Scarlino qualcuno afferma che nella posizione del Pd ci siano contraddizioni, ma non è così. È vero noi siamo per la difesa del manifatturiero, ma a condizione che risponda alle esigenze di sostenibilità ambientale». Giacomo Termine, segretario provinciale del Partito democratico, entra nella questione dell’inceneritore, chiuso da cinque anni e al centro di polemiche anche da parte dei lavoratori che sono rimasti. «Il grande problema in questi anni, infatti, non è stato solo avere un impianto obsoleto, ma anche l’incredibile inadeguatezza manifestata dai dirigenti di Scarlino Energia – aggiunge Termine – Oggi c’è una novità. Con il cambio di proprietà (Iren) si rende necessario riaprire un discorso e ragionare con il nuovo management per verificare se ci sia un cambio di strategia e prospettive occupazionali sostenibili con l’ambiente. L’impianto di incenerimento di Scarlino non serve alla provincia di Grosseto, e nemmeno all’Ato Toscana Sud. A questo impianto il Pd dice fermamente no, ma la battaglia impostata da taluni autonominati ambientalisti su posizioni ideologiche e pregiudiziali è fondata solo su una visione strumentale. Lo dico con chiarezza: ad oggi ci sarà sempre una percentuale di rifiuto non differenziabile che dovrà andare in discarica oppure destinato a incenerimento. Fra le due ipotesi un termovalorizzatore offre maggiori garanzie sotto il profilo ambientale e sanitario. Pertanto il nostro non può che essere un no oggettivamente motivato e non pregiudiziale all’attuale impianto di Scarlino». «In tutti questi anni il sistema di raccolta dei rifiuti in provincia di Grosseto è cambiato, si è evoluto, e la raccolta differenziata è cresciuta grazie al buon lavoro dei Comuni. Ma se non avremo un sistema che chiude l’intero ciclo con un impianto funzionale al riutilizzo del rifiuto (quindi non un inceneritore) non avremo un contenimento delle tariffe per i cittadini». Il Pd dunque «ritiene importante e urgente affrontare e risolvere proprio questa questione che è complessa e urgente. La difesa del lavoro è strategica per tutta la provincia di Grosseto e non è possibile rinunciare a un potenziale polo occupazionale. L’ingresso di Iren a Scarlino potrebbe essere un’occasione per riunire i due temi: ambiente e occupazione. Non vogliamo perdere nessuna occasione. Il nostro impegno è teso ad avere presto un chiarimento in merito alle intenzioni di Iren. Il Pd, dai suoi sindaci ai suoi assessori, è impegnato ad affermare una visione di sviluppo sostenibile, che preveda risvolti occupazionali e ottenga anche tariffe calmierate.. Per questo è essenziale un confronto di merito con la Regione e comprendere, le strategie di Iren».

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