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Intesa Iren, Sei Toscana, Legacoop e Coob su gestione rifiuti

Ansa.it

Intesa Iren, Sei Toscana, Legacoop e Coob su gestione rifiuti

Protocollo prevede rispondere bisogni sociali di integrazione

Rafforzare l’alleanza tra cooperative sociali e utilities.

È l’obiettivo del protocollo firmato oggi tra Iren Ambiente, Sei Toscana, Coob (consorzio di imprese sociali di tipo B) e Legacoop Toscana, presentato oggi a Palazzo del Pegaso alla presenza anche dell’assessora alle politiche sociali della Regione Serena Spinelli.
Grazie all’accordo, che resterà in vigore fino al 2033 (data di scadenza della concessione di Iren), si vuole da un lato consolidare la presenza della cooperazione sociale nel sistema di gestione del ciclo dei rifiuti e dall’altro rispondere ai bisogni sociali di integrazione dei cittadini svantaggiati.

È previsto anche lo sviluppo di azioni comuni sui temi della sostenibilità: tra le iniziative future l’organizzazione e la promozione di una serie di incontri aperti al pubblico, a partire dall’autunno 2023, che avranno l’obiettivo di coinvolgere cittadini e stakeholder locali. Spinelli ha evidenziato che si tratta “di una giornata importante perché si mettono insieme più realtà”.
Secondo l’ad di Iren Ambiente Alessandro Fabbrini “il protocollo firmato rafforza la collaborazione trentennale di Iren con un settore capace di portare, all’interno delle nostre attività, progetti con una forte valenza sociale. Un’alleanza presente anche sul territorio regionale, a partire dal modello consolidato in Sei Toscana, e che a livello di gruppo ha un radicamento significativo: oggi sono infatti oltre 30 le cooperative sociali che lavorano con l’azienda, impiegando circa 2.000 persone, per un valore economico complessivo annuo di oltre 80 milioni di euro”.
“La cooperazione sociale svolge un ruolo fondamentale nell’inserimento lavorativo e nell’integrazione all’interno della società dei soggetti svantaggiati – ha affermato il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini -. Quando si parla di reinternalizzare i servizi oggi affidati alle cooperative sociali di tipo B, che offrono servizi di alta qualità, il rischio è che siano esclusi proprio i lavoratori svantaggiati che le cooperative mirano a tutelare”.

“Èimportante consolidare e sviluppare sinergie sui territori che vanno nella direzione che oggi presentiamo, perché offrono un’opportunità concreta di inclusione lavorativa e al tempo stesso generano una ricaduta positiva sulle comunità locali – ha concluso Negrini -.
Rafforzare questo rapporto con un buon lavoro cooperativo ci dà la speranza di poter rafforzare l’economia territoriale, dando una mano ai soggetti meno fortunati”.
Il presidente di Sei Toscana Alessandro Fabbrini ha ricordato che la società “ha introiettato il modello dello sviluppo sostenibile nella propria strategia, bilancio le scelte per ottenere risultati su tutti i fronti”.
Secondo Michele Vignali, presidente di Coob, tale “alleanza è di fondamentale importanza per provare a generare impatti significativi nelle comunità in cui viviamo”.

 

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