La ripartenza della Toscana per sfruttare i fondi Ue

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La ripartenza della Toscana per sfruttare i fondi Ue

Corriere Fiorentino
La ripartenza della Toscana per sfruttare i fondi Ue
I progetti ci sono, ora la Regione si muova
di Alfredo De Girolamo*
Caro direttore,
il risultato delle elezioni in Toscana garantisce un governo regionale forte e stabile politicamente per i
prossimi cinque anni. E il nuovo presidente della Regione Eugenio Giani si insedia proprio mentre prendono
corpo le misure di sostegno all’economia per far fronte alla crisi Covid-19: Next Generation Ue, Green New
Deal, speriamo MES. In queste stesse settimane si mettono a punto le misure per il Fondo Sociale di
Coesione e per i Fondi Strutturali 2021-27. Si tratta di centinaia di miliardi di euro, fra trasferimenti a fondo
perduto e prestiti a tassi bassissimi, dei quali qualche decina potrebbe arrivare in Toscana.
Un’occasione straordinaria per il nuovo governo regionale, per mettere in sicurezza la Toscana sulle criticità
più esposte: infrastrutture di trasporto, mobilità sostenibile, servizio idrico e difesa del suolo, rifiuti ed
economia circolare, edilizia residenziale pubblica, digitalizzazione di imprese e pubbliche amministrazioni.
Per non parlare di interventi sociali e sanitari.

La Toscana sta subendo una crisi economica pesante per la pandemia, che si è sommata ad una situazione
di declino e stagnazione già chiara negli anni precedenti al contagio.
Il presidente quindi dovrà da un lato rispondere rapidamente ad una crisi economica e sociale gravissima,
ma cogliere al tempo stesso l’occasione per modernizzare la Toscana.
La legislatura che si apre potrebbe rappresentare un momento di svolta nella vita economica e sociale della
Toscana. Una responsabilità enorme, sia per il governo regionale sia per le forze sociali chiamate a svolgere
il loro ruolo.
Per questo tutte le aziende di servizio pubblico locale della nostra regione, hanno avanzato una proposta
chiara: investimenti urgenti nel servizio idrico integrato e nella gestione dei rifiuti per un valore di circa 3
miliardi di euro, un vero e proprio Piano Casa da due miliardi per la realizzazione di ventimila alloggi di
edilizia residenziale pubblica, interventi per il rinnovo delle flotte autobus, la mobilità sostenibile e lo smart
parking, per le fonti rinnovabili ed il risparmio energetico, per i beni culturali, per la digitalizzazione delle
farmacie, per i progetti «from farm to fork» nel settore della produzione di pasti per le mense scolastiche.
Una proposta concreta e precisa, che si è materializzata nei mesi scorsi con la sottoscrizione di due
protocolli d’intesa con la Regione e le Ato, per la definizione dei progetti di investimenti nei settori idrico e
rifiuti da finanziare con i nuovi fondi europei. In questi giorni questi «pacchetti» di progetti, per il valore di
circa un miliardo di euro, vengono presentati al Ministero dell’Ambiente per i finanziamenti del Fondo di
Coesione 2021-27, e presto saranno parte della proposta della Regione al Governo per il Piano Nazionale di
Ripresa e Resilienza. Poi si aprirà la fase di definizione del Programma Operativo Regionale dei Fondi
Strutturali. Con Fidi Toscana, Sace e Cassa Depositi e Prestiti si è avviata una collaborazione per fornire
garanzie alle imprese che investono.
Le utilities toscane sono quindi pronte a fare la loro parte per il rilancio dell’economia e la modernizzazione
della Toscana, si sono mosse per tempo con la definizione di progetti concreti e rapidamente cantierabili. Il
nuovo governo regionale ha quindi già pronto un pacchetto di progetti. Occorre muoversi rapidamente, con
concretezza e pragmatismo, per far partire ulteriori investimenti nel settore dei servizi pubblici. La nuova
giunta ha un’occasione unica per risollevare la nostra Regione.
*presidente di Confservizi Cispel Toscana

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