Legambiente, appello al Governo «È un’emergenza fuori controllo»

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Legambiente, appello al Governo «È un’emergenza fuori controllo»

Il Tirreno, Cronaca di Piombino-Elba

Piombino. «È un’emergenza ormai fuori controllo». Non ha dubbi Legambiente in merito alle ecoballe di combustibile solido secondario disperse dalla motonave Ivy nel luglio 2015 sui fondali del mare vicino all’isola di Cerboli. Che aggiunge: «Il rischio sfaldamento è reale e allo stop del ruolo del contrammiraglio Aurelo Caligiore a commissario straordinario per il recupero, la rimozione e lo smaltimento delle ecoballe deve seguire da parte del Governo un intervento rapido e risolutivo». Sulla sua nomina di Caligiore, a cui si è arrivati con fatica, pende il procedimento aperto dall’Autorità garante della concorrenza (Agcm), pubblicato sul bollettino dell’Agcm del 27 gennaio. L’Authority contesta un presunto conflitto d’interessi. Il contrammiraglio è capo del Reparto ambientale marino delle Capitanerie di porto (Ram). E il titolare di carica di governo – qual è quella di commissario straordinario incaricato con decreto del Presidente della Repubblica ndr – nello svolgimento del proprio incarico, non può esercitare qualsiasi tipo di impiego o lavoro pubblico. L’alternativa? Restare a capo del Ram o dimettersi per fare il commissario straordinario. Da qui l’apertura del procedimento. La possibile soluzione, stando ai precedenti, è una nuova nomina con delibera del Consiglio dei ministri. «La nostra associazione – dice Angelo Gentili, membro della segreteria nazionale di Legambiente – chiede con la massima urgenza un intervento da parte del Governo per sbloccare al più presto la situazione. Dopo più di 4 anni dall’accaduto, il rischio che le ecoballe si sfaldino aprendosi e liberando il carico di rifiuti è sempre più alto. Risulta pertanto urgente e non più rimandabile la messa in sicurezza del sito e la contestuale rimozione delle ecoballe. Purtroppo, siamo costretti ad apprendere che il contrammiraglio Caligiore non potrà più intervenire in tal senso perché la sua nomina è stata contestata dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato per incompatibilità dell’incarico con la sua posizione di ufficiale in servizio permanente effettivo come capo del Reparto ambientale marino». Che aggiunge: «Provvedere a risolvere questo impedimento burocratico è fondamentale. Il tempo passa e la presenza delle ecoballe diventa sempre più rischiosa per l’ecosistema marino. Il rischio è la contaminazione dei fondali oltre ai disagi e ai rischi procurati ai pescatori. Una vera e propria bomba ecologica, dunque, che deve essere disinnescata immediatamente. La plastica ed i rifiuti in mare – prosegue – rappresentano insieme ai cambiamenti climatici un’emergenza planetaria. Per tale ragione, Legambiente chiede al Governo centrale in primo luogo di trovare una soluzione per sbloccare gli impedimenti burocratici e alla Regione con i Comuni coinvolti di fare pressione affinché si individui rapidamente un percorso risolutivo. Occorre inoltre effettuare al più presto un monitoraggio meticoloso sia rispetto alle condizioni delle ecoballe che ai rischi legati alla dispersione in mare del carico di rifiuti. A tale scopo, invitiamo i pescatori di segnalare carichi di rifiuti pescati nell’area di riferimento».

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