Multiutility, sì alla fusione in Alia di Acque, Consiag e Publiservizi

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Multiutility, sì alla fusione in Alia di Acque, Consiag e Publiservizi

Corriere Fiorentino

Multiutility, sì alla fusione in Alia di Acque, Consiag e Publiservizi

M.B.

Una lunga maratona di assemblee dei soci, con qualche tensione e qualche defezione, ha dato il via libera alla fusione di Consiag, Publiservizi e Acque Toscana (che detiene la maggioranza di Publiacqua) in Alia, dando così concretezza al progetto multiutility di acqua, rifiuti e gas. L’atto finale è stata l’assemblea di Alia, che si è tenuta al Palaffari, dove a fine pomeriggio è arrivato anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, sponsor principale dell’operazione assieme al sindaco di Prato, Matteo Biffoni, anche lui presente, e al sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi. Nell’assemblea di Consiag è arrivato il no, annunciato da tempo, del sindaco di Sesto, Lorenzo Falchi, ma anche il no di Montevarchi, che ha annunciato il suo recesso dall’operazione in cui alla fine avrebbe avuto lo 0,33% della multiutility. «Siamo fermamente contrari all’ingresso di privati nella nascente multiutility — ha detto Falchi — in nessun caso i servizi pubblici possono essere ricondotti alle logiche di mercato e alle speculazioni private a cui ci esporrebbe la quotazione in Borsa. Sarebbe stato molto più utile approfondire altre modalità di approvvigionamento di risorse per gli investimenti, come obbligazioni e green bond che avrebbero consentito una gestione interamente pubblica dei beni comuni, sottraendola ai profitti per pochi». Sesto non uscirà da Consiag né dalla multiutility ma i sindaci del sì, come Matteo Biffoni, hanno chiesto «coerenza» a quelli del no e vedremo se ci saranno altre uscite dalla compagine societaria. Nardella, al termine dell’assemblea di Alia, non ha voluto commentare ma in Consiglio comunale aveva parlato di «traguardo storico». Adesso inizia il lungo percorso che dovrebbe portare la multiutility in Borsa nel 2024.

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