Nuovo aeroporto e ‘termo’ Le imprese vogliono tutto

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Nuovo aeroporto e ‘termo’ Le imprese vogliono tutto

La Nazione

Le categorie economiche dettano le condizioni per garantire lo sviluppo
«Sono infrastrutture essenziali per la regione, vanno realizzate entrambe»
Termovalorizzatore e nuovo aeroporto di Firenze: sì o no? Su questi temi i due candidati alla
presidenza della Regione Toscana, Eugenio Giani per il centrosinistra e Susanna Ceccardi del centrodestra,
si sono confrontati nel faccia a faccia, il primo della campagna elettorale, che si è svolto a La Nazione.
Imprenditori e artigiani, però, non ne vogliono sapere: le infrastrutture vanno fatte, entrambe. E servono
subito. «Se chiediamo infrastrutture, se vogliamo l’ampliamento dell’aeroporto di Firenze e il
termovalorizzatore, non è per le imprese, ma per l’intera collettività. E’ ora di smetterla – commenta Alessio
Marco Ranaldo, presidente di Confindustria Toscana – di discutere delle stesse cose. Sull’aeroporto non so
più cosa aggiungere rispetto a quanto è stato detto, ribadito, anche con tanto di manifestazioni, in tutti i
questi anni. Sui rifiuti deve essere chiaro un messaggio: termovalorizzatori ed economia circolare sono
complementari, non in contrapposizione. Il fatto – conclude – che temi basilari per la vita delle imprese
diventino parte della propaganda e dello scontro politico va a discapito di tutti». «Occorre una visione
d’insieme ed è questa che i candidati presidenti della Regione dovrebbero avere» è il commento di Nico
Gronchi, presidente di Confesercenti Toscana. Sì dunque al termovalorizzatore e all’ampliamento
dell’aeroporto fiorentino. «Non ci deve essere contrapposizione tra territorio e sviluppo. Mi pare questa una
discussione vecchia e spesso anche pretestuosa». Entrambe le infrastrutture sono necessarie, ma devono
essere realizzate, secondo Giovan Battista Donati, presidente di Confartigianato Toscana, con «tecnici
indipendenti, che non siano chiamati dai Comuni, dalle Città metropolitane, dalle Regioni per fare quello che
chiedono loro». «Ci vogliono persone competenti in grado di dire come realizzare delle infrastrutture, come
gestire i rifiuti. Poi la politica deve decidere ed una volta che ha fatto una scelta deve assumersi la
responsabilità, anche quella di sbagliare. Non è possibile andare avanti decenni a discuterne», sottolinea. A
sposare invece la linea di Giani sulla gestione dei rifiuti è Luca Tonini, presidente di Cna Toscana, che dice
no al termovalorizzatore, impianto ormai superato. «Inutile tornare su una battaglia fatta e rifatta, perdere
tempo con una burocrazia che dovrebbe essere semplificata, ma che ancora non lo è» dichiara. Meglio
puntare su sistemi alternativi, che si chiamino economia circolare o raccolta differenziata, con l’obiettivo di
abbassare la Tari. Nessun dubbio, invece, sull’aeroporto. «La nuova pista è necessaria e ora, con il crollo
del Pil, ancora di più».

Visioni diverse sulle infrastrutture
1 I rifiuti
Puntare sull’economia circolare e quindi non c’è necessità di pensare a nuovi termovalorizzatori, sottolinea
Eugenio Giani. Mentre per Susanna Ceccardi occorre investire sugli impianti di cogenerazione e prevedere
nuovi termovalorizzatori
Sulla sanità conferma delle tre Asl da una parte e piccoli ospedali dall’altra
2 Aeroporti
«Io investirei prima su una linea veloce tra Pisa e Firenze» risponde Susanna Ceccardi mettendo di fatto da
parte l’ampliamento dell’aeroporto di Firenze. Giani invece si schiera con forza per la realizzazione della
nuova pista dello scalo fiorentino
3 La sanità
Piccoli ospedali e piccoli presidi della sanità per evitare che ci siano cittadini di serie A e di serie B è la
posizione di Susanna Ceccardi sulla sanità. Eugenio Giani conferma la struttura con tre Asl toscane e punta
sulla rete territoriale e sulle case della salute

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