Plafond esaurito, la beffa del Pnrr per il biodigestore del Cermec

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Plafond esaurito, la beffa del Pnrr per il biodigestore del Cermec

Il Tirreno, Cronaca di Massa-Carrara

Ammesso al finanziamento, ma non ci sono soldi a disposizione

Plafond esaurito, la beffa del Pnrr per il biodigestore del Cermec

Massa-Carrara Dall’orgoglio di essere il progetto toscano meglio piazzato tra quelli ammessi al Pnrr, alla beffa del mancato finanziamento da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Dipartimento sviluppo sostenibile, è davvero un attimo. Stiamo parlando dell’impianto biodigestore da oltre 35 milioni complessivi, che avrebbe dovuto cambiare volto al Cermec, modernizzarlo, portarlo nel terzo millennio in carrozza. E invece sì, è stato ammesso come si sapeva, ma da Roma informano che per lui è “Esaurito pertinente plafond”; insomma no tengo dinero, per il progetto Cermec presentato da Ato Toscana Costa, mentre i soldi ci sono eccome per decine di altri progetti, anche in Comuni più piccoli. Fatto sta che ad oggi la struttura progettata da Cermec, che avrebbe avuto come soggetto attuatore il gestore unico Retiambiente, sulla base di un finanziamento chiesto da Ato (l’ambito territoriale ottimale), è fuori dal finanziamento del piano nazionale di ripresa e resilienza. L’ennesima conferma, verrebbe da dire, che la nostra provincia è considerata meno di zero, ma è comunque in “buona” compagnia, visto che in Toscana e Lazio non risultano in questa fase dei progetti finanziati con il Pnrr. Il gestore Retiambiente non commenta al momento, mentre l’amministratore unico del Cermec, Alessio Ciacci, ha convocato una riunione con i soci, i Comuni di Massa e di Carrara per domani alle 17. Il sindaco di Massa, Francesco Persiani, non dispera: «Dobbiamo ragionare con calma sui possibili sviluppi, certo questa battuta d’arresto non fa piacere, ma ricordiamo che siamo partiti nel 2019, quando certo di Pnrr non si parlava, e si riteneva comunque l’impianto strategico non solo per il nostro territorio. Se c’è la volontà, i soldi si trovano. Quindi, faremo le dovute valutazioni, anche con Ato e Retiambiente». La sindaca Serena Arrighi rimanda a dopo il vertice di domani ulteriori valutazioni, proprio lei in queste settimane si era attivata con una serie di incontri per cercare di sbloccare uno dei nodi preliminari del biodigestore, ovvero la bonifica delle aree interessate. Poche settimane fa, in una nota del Comune di Carrara, era stato detto che «Reti Ambiente si sta già muovendo in prima persona e, in linea con questo impegno, ci ha prospettato la possibilità che le gare per le bonifiche siano pronte a breve, entro il 15 dicembre. Un altro argomento che abbiamo affrontato nel corso dell’incontro è stato poi quello relativo alla modalità con cui l’impianto di Cermec dovrà transitare a Reti Ambiente, come previsto dalla normativa, e riguardo alla quale sono ancora in corso delle attente valutazioni». Un altro dei temi è proprio questo: la valutazione di Cermec nel transito in Reti Ambiente, quanto vale ora che non ha più un finanziamento Pnrr? Di sicuro, il mancato finanziamento avrà colto di sorpresa anche Ato e Reti Ambiente, che lo scorso 1° ottobre esultavano dopo la pubblicazione «provvisoria per l’assegnazione dei finanziamenti europei Pnrr ai progetti di impianti industriali da modernizzare nel ciclo integrato dei rifiuti urbani». E ricordavano: «L’autorità di Ambito Territoriale Ottimale Toscana Costa, in qualità di soggetto proponente, e Retiambiente, in qualità di soggetto delegato da Ato alla predisposizione dei progetti, esprimono grande soddisfazione per la classificazione dei progetti presentati dal territorio ed inseriti nella graduatoria nazionale provvisoria. In particolare, il progetto per la costruzione di un nuovo biodigestore anaerobico nel territorio di Massa-Carrara, venticinquesimo a livello nazionale e quinto tra i progetti delle regioni del Nord Italia, costituisce motivo di soddisfazione per importanza strategica nel trattamento dei rifiuto biodegradabili da cui estrarre metano naturale». E proseguivano: «Ato e Retiambiente auspicano che la graduatoria provvisoria divenga rapidamente in definitiva e che i finanziamenti siano liberati quanto prima in modo da dare concretezza alle progettazioni». Ora si spera che si concretizzino le parole «Gli impianti di trattamento dei rifiuti non coperti dai fondi del Pnrr ma giudicati validi verranno finanziati dal governo nazionale», parole dette da Laura D’Aprile, capo dipartimento per la Transizione Ecologica e gli Investimenti Verdi del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, alla 25esima edizione di Ecomondo, a Rimini. Ma più che mai, Cermec e Massa-Carrara hanno bisogno di fatti, e di soldi. M.B.

 

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