Rifiuti, Ecolat si è dotata di un nuovo trituratore per trattare rifiuti ingombranti

Ampliamento discarica Podere Rota, prima dell’inchiesta pubblica parte la bagarre politica
23 Febbraio 2021
Rifiuti “in esubero” Dal 1° marzo spediti a Peccioli per 500mila euro
23 Febbraio 2021
Mostra tutti gli articoli

Rifiuti, Ecolat si è dotata di un nuovo trituratore per trattare rifiuti ingombranti

Greenreport

Rifiuti, Ecolat si è dotata di un nuovo trituratore per trattare rifiuti ingombranti

Guido Maria Rustichini: «Nonostante il lockdown e le difficoltà derivanti dalle restrizioni indotte dalla pandemia, abbiamo continuato a portare avanti i nostri progetti di efficientamento gestionale e ammodernamento dei mezzi»

Ecolat, società attiva nel settore dei servizi ambientali e ciclo dei rifiuti in tutta la Toscana, è stata acquistata dal gruppo Estra nel 2019 e sta portando avanti iniziative di miglioramento impiantistico: in particolare lo stabilimento grossetano a fine 2020 si è dotato di un nuovo trituratore Doppstadt (modello 3060), come informano oggi dalla società.

Un macchinario con una potenzialità di 30 tonnellate, capace di triturare gli scarti da conferimento di rifiuti ingombranti, separandoli dalle parti ferrose e riducendone notevolmente il volume. In linea generale il sistema riesce a ridurre il volume del rifiuto in una forbice che va dal 30 al 50% del suo volume iniziale. Sul legno la percentuale di riduzione si attesta al 30%.

Il minor ingombro del rifiuto, ottenuto dal processo di triturazione a parità di spazio, consente di raddoppiare il rendimento delle discariche e generare un vantaggio immediato in termini di consumo di suolo. Il contenimento dell’ingombro del rifiuto triturato permette al contempo di ridurre il numero dei viaggi su gomma, generando così un efficientamento immediato sulla logistica riducendo l’inquinamento da combustibile fossile. Coadiuvato da un caricatore Tabarelli, il sistema di inibizione idraulico di cui il macchinario è dotato rende possibile l’abbattimento delle polveri, azzerandone completamente la possibilità di irradiazione. Un sistema che consente agli operatori di lavorare dunque in sicurezza, senza il rischio di esporsi a fattori nocivi per la loro salute.

«Nonostante il lockdown e le difficoltà derivanti dalle restrizioni indotte dalla pandemia, abbiamo continuato a portare avanti i nostri progetti di efficientamento gestionale e ammodernamento dei mezzi – commenta il presidente Guido Maria Rustichini – Contiamo, nei prossimi mesi, di rispettare il nostro piano e di raggiungere pienamente gli obiettivi che ci siamo prefissati per il 2021».

Chiamaci
Raggiungici