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Scarlino Energia- Via libera al percorso delle autorizzazioni

Il Tirreno, Cronaca di Grossetoim

Via libera al percorso delle autorizzazioni

La Regione valuterà tutte le integrazioni

 Negli uffici della Regione Toscana è ripartito il procedimento amministrativo per l’autorizzazione alla ripartenza dell’inceneritore di Scarlino Energia: una notizia temuta dalle amministrazioni comunali di Scarlino e Follonica come dai comitati che da sempre si oppongono all’inceneritore. L’obiettivo dell’azienda è sempre lo stesso da anni: far riaprire l’impianto della Piana.Lo scorso settembre Scarlino Energia aveva chiesto una proroga per la presentazione in Regione delle integrazioni e dei chiarimenti inerenti la nuova richiesta di Via, protocollata dalla società il 20 dicembre 2019. La richiesta era stata accolta: alla società erano stati concessi 180 giorni di tempo, periodo nel quale avrebbe dovuto essere acquisita la nuova documentazione integrativa. La proroga è scaduta nei giorni scorsi e adesso la Regione, ricevuti i documenti richiesti, ha dato il via al procedimento che potrebbe portare alla riaccensione dell’inceneritore scarlinese. Il progetto di “revamping, ottimizzazione e sviluppo del termovalorizzatore esistente ed impianto di trattamento rifiuti liquidi di Scarlino Energia” presentato alla Regione Toscana è infatti stato integrato dalla società proprietaria dell’impianto con un’ulteriore documentazione. L’iter è quindi ripartito e adesso la Regione, con una nota ufficiale, ha richiesto al Comune di Scarlino e a quello di Follonica di inviare entro 30 giorni il parere o il contributo tecnico istruttorio relativo alla documentazione integrativa depositata da Scarlino Energia. Nella nota dell’ente regionale si legge inoltre che, terminata la consultazione dei pareri, verrà convocata una nuova Conferenza dei servizi. «Abbiamo inviato tutta la documentazione allo studio legale che segue la vicenda per conto del Comune – spiega la sindaca di Scarlino Francesca Travison – Siamo nuovamente costretti a far lavorare i nostri legali e i tecnici comunali per contrastare un progetto al quale ci siamo opposti fin da subito. Lo abbiamo detto e ribadito più volte: l’amministrazione comunale di Scarlino è contraria all’apertura dell’inceneritore, vecchio o nuovo che sia. La linea resta la stessa. Entro un mese depositeremo i nostri pareri come richiesto dalla Regione Toscana e riprenderemo una battaglia che purtroppo non accenna a concludersi». E lo stesso vale per l’amministrazione follonichese: «Abbiamo già dato mandato ai nostri legali dello studio Luciani, che ci hanno assistito in tutti questi anni di lavorare sul parere che presenteremo alla Regione – dice il sindaco Andrea Benini – La posizione del Comune di Follonica, da sempre chiara, non è cambiata, come non è cambiato l’approccio alla vicenda: il nostro è un no all’impianto previsto nella Piana del Casone ed è un no ad un modello di sviluppo che prevede come unica finalizzazione del ciclo dei rifiuti l’incenerimento». Il Comune di Follonica, in questi anni, ha evidenziato come le autorizzazioni rilasciate dagli enti competenti non tenessero conto di carenze impiantistiche e non avessero approfondito i dati inerenti la salute dei cittadini. «Abbiamo promosso un ricorso al Tar – conclude Benini – ancora pendente, al fine di scongiurare il pericolo che per il principio di conservazione degli atti, l’attività istruttoria della precedente conferenza dei servizi possa essere utilizzata nel nuovo procedimento avviato su istanza della società Scarlino Energia a maggio 2020».

Adesso la speranza delle amministrazioni locali e dei comitati che si oppongono alla ripartenza dell’inceneritore è che tutto questo impegno posso andare a compiersi definitivamente attraverso una risposta negativa da parte della Regione Toscana.

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