SEIMILA DIPENDENTI IN PRIMA LINEA SERVIZIO PUBBLICO SEMPRE GARANTITO

Legambiente sulle ecoballe scrive al sindaco di Piombino
3 Maggio 2020
«Sos ecoballe, ora fateci lavorare»
3 Maggio 2020
Mostra tutti gli articoli

SEIMILA DIPENDENTI IN PRIMA LINEA SERVIZIO PUBBLICO SEMPRE GARANTITO

La Nazione – Ripartiamo

 

Il presidente di Confservizi Cispel Toscana De girolamo Analizza il periodo della pandemia e guarda alla fase 2

 

di Alfredo De Girolamo*

La gestione dei rifiuti urbani è sempre stata considerata, fin dal primo decreto governativo, servizio essenziale non interrompibile, dunque la raccolta e il corretto trattamento dei rifiuti – che non possono rimanere in strada in tempi normali, figuriamoci in una fase di pandemia – sono sempre state garantite in tutta la Toscana. Le aziende di igiene ambientale hanno dovuto organizzarsi al meglio, garantendo raccolta, spazzamento e funzionamento degli impianti, dotando i circa 6000 dipendenti dei dispositivi di protezione individuale necessari, utilizzando il lavoro agile per alcune categorie di impiegati e chiudendo gli uffici aperti al pubblico e i centri di raccolta, considerato il divieto per la popolazione di poterli raggiungere. Lavoratori in prima linea per garantire la normalità del servizio, ma esposti a rischi che sono stati contenuti (tasso di contagio 0,2%) grazie allo scrupoloso rispetto degli accordi nazionali in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Dai primi di marzo grazie alla fornitura di Protezione Civile regionale ed Estar e con un lavoro capillare di Confservizi Cispel Toscana sono state distribuite mascherine a tutte le aziende, circa 300.000 nelle prime 6 settimane. Presto si è posto il problema di come raccogliere i rifiuti presso gli utenti risultati positivi al contagio. E’ stata discussa con la Regione un’ordinanza che ha definito i criteri di raccolta di questi rifiuti in sicurezza: circuiti dedicati per questi utenti, scambio di informazioni con le Asl e i Comuni, addetti dotati di protezioni specifiche, nessun contatto con gli utenti, solo raccolta indifferenziata, sanificazione di mezzi e contenitori, smaltimento di questo flusso presso gli inceneritori toscani. L’emergenza Covid19 non ha quindi impattato sulla fase di raccolta, ma ha fatto emergere delle criticità. Le filiere del recupero e riciclo in Toscana hanno retto bene per quanto riguarda vetro, plastiche, metalli e carta. Alcuni problemi si sono registrati nella filiera del legno. Grazie all’organizzazione industriale definita dei gestori in questi anni in Toscana, non ci sono stati problemi di assorbimento registrati in altre parti d’Italia. Il settore ha garantito un servizio essenziale nella fase acuta della pandemia, ma può fare molto anche per la ripartenza. E’ pronto un piano di investimenti in infrastrutture per l’economia circolare capace di migliorare il servizio e dare una contributo alla ripresa economica, generando ricchezza, innovazione ed occupazione.

*Presidente Cispel Toscana

Chiamaci
Raggiungici