«Sos ecoballe, ora fateci lavorare»

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«Sos ecoballe, ora fateci lavorare»

La Nazione

L’ammiraglio Caligiore: «Se possiamo partire con la rimozione, finiremo entro la prima decade di luglio»

PIOMBINO «Se ci fanno lavorare, entro la prima decade di luglio possiamo rimuovere le ecoballe dal fondale marino». L’ammiraglio Aurelio Caligiore, commissario per l’emergenza dei rifiuti disseminati in mare, due miglia a sud dell’isola di Cerboli, chiede che le istituzioni facciamo quanto dovuto per fornire alla sua unità gli strumenti per recuperare le ecoballe, perse nel luglio 2015 dalla motonave Ivy e che ora stanno iniziando a sfaldarsi, minacciando di riversare migliaia di pezzetti di plastica sulle nostre coste. Che succede ammiraglio? «La situazione recupero balle è ad un punto morto nonostante l’estate sia alle porte e le balle pronte ad esplodere e a disseminarsi nelle acque del Golfo di Follonica. L’assurdo è che non si trova uno strumento per poter intervenire». Non esiste un problema virus, tutti i cantieri stanno per ripartire o sono ripartiti… «No, nessun problema virus, si può operare in sicurezza e del resto i sub sott’acqua non hanno problemi di contagio, il problema è che malgrado la mia tenacia, non riesco ad andare avanti». Che farà? «Nei prossimi giorni convocherò Regione, i Ministeri, Ispra e Arpat per individuare una soluzione». C’è un costo elevato per il recupero? «Si può prevedere circa due milioni di euro, ma se le plastiche si sversassero sulle coste avremmo danni ben maggiori. Ci sarà modo di stabilire responsabilità sulla perdita del carico e sui costi. Io sono un uomo di mare e il mio compito ora è togliere le ecoballe dal fondale marino». m.p.

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