Ultima seduta per Petrucci E lei non trattiene le lacrime

Il giorno della multiutility toscana «Servizi adeguati per la crescita»
27 Gennaio 2023
Dai rifiuti organici al biogas
28 Gennaio 2023
Mostra tutti gli articoli

Ultima seduta per Petrucci E lei non trattiene le lacrime

Il Tirreno

Ultima seduta per Petrucci E lei non trattiene le lacrime

di Nicole Terribile

L’assessora all’ambiente lascia per fare la senatrice a tempo pieno

GROSSETO. Il… regno perde la sua regina. L’assessora all’ambiente Simona Petrucci lascia il Comune di Grosseto per dedicarsi a tempo pieno al suo ruolo di senatrice. La notizia era nota già da tempo. Aveva annunciato le sue probabili dimissioni prima ancora di essere eletta, ma ciò non ha diminuito l’emozione del momento. Nell’ultimo consiglio comunale per l’assessora non poteva di certo mancare una discussione sull’ambiente: ieri è stato discusso – e poi approvato – il nuovo testo normativo del regolamento comunale per la gestione integrata dei rifiuti urbani e per altri servizi di igiene ambientale. In particolare, sono state introdotte sanzioni per chi usa tessere non di proprietà per aprire i bidoni informatizzati ed è stata introdotta la figura degli ecovolontari, persone che seguendo un corso con l’ufficio ambiente potranno sensibilizzare i cittadini sulla raccolta differenziata e controllare. A chi è stata assegnata una postazione informatizzata (un bidone intelligente) è vietato buttare la spazzatura in altre aree o in zone dove non è ancora stata inserita la raccolta differenziata. Inoltre, «i soggetti non riconducibili a un’utenza iscritta a ruolo Tari nel Comune di Grosseto o con Tessere 6card non richieste o in giacenza da oltre dieci giorni perché non ancora ritirate» non possono usare 6card intestate ad altre persone. Un punto ha scatenato qualche polemica in sala consiliare. E se una persona vive con il badante? E se l’addetto alle pulizie butta la spazzatura? Vengono multati anche loro? «No – risponde Petrucci – in quel caso ci sarà un regolare contratto di lavoro a testimonianza che quelle persone hanno la possibilità di buttare la spazzatura a nome di un’altra persona. Qualora dovessero essere fermate, non andranno incontro a una sanzione». C’è da precisare che non saranno gli ecovolontari a fare le multe. Non possono raccogliere e trasportare rifiuti, né emettere sanzioni verso i cittadini; richiedere generalità di soggetti colti a compiere conferimenti illeciti di rifiuti o fotografarli. Potranno però controllare il gestore, quindi Cb6. Gli ecovolontari devono quindi segnalare eventuali disservizi, comportamenti scorretti e diffondere informazioni sulla raccolta differenziata. Petrucci ha chiuso il suo ultimi consiglio comunale salutando tutti coloro che hanno lavorato con lei in questi anni. «Spero di essere riuscita a sensibilizzare un po’ questa città: sei anni fa non esisteva nemmeno il concetto dell’ambiente, se non a grandi linee. Siamo stati una grande squadra, lo sarete e lo saremo. Anche se sono fuori io sarò sempre presente. Farò tutto ciò che posso per la mia città. Come l’ho fatto prima, continuerò a farlo ora», dice, e per lei è impossibile trattenere le lacrime mentre saluta i “compagni d’avventura”, la giunta, i consiglieri, coloro che lavora nell’ufficio ambiente. Il suo unico rimpianto? «Non essere riuscita ad annullare il contratto con Sei Toscana. Avrei voluto riportare la gestione dei rifiuti al Comune. Questo è l’unico modo per riuscire a ottenere risultati veri». Non manca l’elogio alla città: «Ho cercato di far capire a tutti che Grosseto è la più bella città della nostra costa. Dobbiamo cercare di criticarla meno e vedere i lati positivi, perché ci sono persone molto belle, che siano di destra o di sinistra. Smettiamola di darci contro politicamente, anche se in questi banchi fa parte del gioco politico. Quando siamo fuori parliamone bene, perché vi garantisco che una città come Grosseto è invidiata da tanti. Vi ringrazio di cuore – dice ancora – e spero che continuerete a chiamarmi, a rendermi una rappresentante del territorio, anche se in un’altra sede». Tutti si alzano in piedi e applaudono l’assessora-senatrice. Una standing ovation che dimostra come, nonostante le differenze politiche, le idee divergenti, le convinzioni contrastanti, le lotte e gli scontri, la politica si basa sul rispetto.

Chiamaci
Raggiungici