«È necessario rivedere i piani di servizio per la raccolta rifiuti»

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«È necessario rivedere i piani di servizio per la raccolta rifiuti»

Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

Gavorrano. Aumentano i turisti e con loro i rifiuti. Un copione che si ripete ogni estate, quando la zona nord della provincia di Grosseto vede crescere esponenzialmente le presenze sul territorio, portando con sé disagi e cartoline non proprio promozionali. Basta guardare la foto pubblicata dal sindaco di Gavorrano Andrea Biondi, in cui si vedono cestini pieni fino e oltre all’orlo di immondizia. Scena che ha portato il primo cittadino minerario a scrivere al direttore di Ato Rifiuti toscana Sud, chiedendo un incontro per far fronte alle criticità e nuove progettualità da parte di Sei Toscana che possano mettere a regime un sistema funzionante di raccolta. Su questo tema, Biondi torna a toccare un argomento sempre caldo in Maremma. «La nostra provincia in questa fase elettorale – dice il sindaco – dovrebbe anche fare una riflessione della mancanza di impianti per il trattamento dei rifiuti nel nostro territorio». Se parliamo di impianti nella zona nord, difficile non collegare il concetto all’inceneritore di Scarlino. Ma sono i rifiuti abbandonati al centro dell’attenzione di Biondi, che vuol farsi promotore di un incontro zonale per quanto concerne le criticità della raccolta rifiuti che ogni stagione estiva immancabilmente si presentano nel territorio. «Certamente il primo problema è l’inciviltà di una parte della popolazione» è la premessa di Biondi. Ma a suo dire ci sono anche altre criticità alla base di questo fenomeno. Le stesse evidenziate da altri suoi colleghi maremmani di altre zone, come quella di Sorano.«Il servizio di raccolta rifiuti – dice – è difficilmente adattabile ad un’impennata delle presenze turistiche che nel nostro territorio si concentrano in circa tre settimane, con una produzione di rifiuti che si moltiplica esponenzialmente ed altrettanto certamente – prosegue – un miglior servizio è possibile solo con una revisione dei piani di servizio annuali».Ma questa revisione potrebbe portare ad aumenti in bolletta Tari. È qui che Biondi collega l’assenza di impianti nel suo ragionamento. «La mancanza di impianti – dice – porta la Maremma ad essere la Cenerentola dei rifiuti e tariffe Tari più alte». Ma ci sono anche altre strade da poter percorrere prima, tutti insieme. «Serve un maggior contributo di proposte progettuali da parte del gestore 6Toscana, contributi non sempre presenti, manifestandosi esclusivamente nella gestione dell’emergenza, senza una revisione del servizio capace di gestire la maggiore produzione stagionale di rifiuti». — A.F.

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